THE FASHIONAMY by Amanda Fashion blogger outfit, lifestyle, beauty, travel, events: #food - Il mio primo Cibus e pensieri sparsi sul... CIBO

Sunday, May 29, 2016

#food - Il mio primo Cibus e pensieri sparsi sul... CIBO



#food - Il mio primo Cibus e pensieri sparsi sul... CIBO 


Oggi vi parlo con molto ritardo della mia prima esperienza al Cibus di Parma e delle riflessioni in merito, cosa mi è piaciuto e cosa no :) ma vi parlo anche di cosa penso sul cibo e la questione del cibo in Italia. Ma partiamo con ordine: La prima cosa che ho pensato dopo un 2015, in cui tutti parlavano di Expo e in cui all' inizio anche io volevo andarci, è stata che dopotutto sono meglio eventi come questi, tenuti in uno spazio più' piccolo, in cui le persone possono interagire di più', in cui il fatto che le presenze siano numerose non compromette né la visione degli stand, né gli assaggi, né le foto, né la godibilità dell' evento.

Una pecca è sicuramente il costo del parcheggio ma volendo ci si puo' arrivare anche con bus specifico dal centro di Parma, o si parcheggia nelle vicinanze e si fa un KM a piedi. Il costo del biglietto è molto elevato ma per mia fortuna ho usufruito di un free ticket messo a disposizione da un azienda. Presso Cibus, dovevo incontrare un azienda di cui vi parlerò, ma sono stata spinta anche dalla curiosità generale e dal mio interesse per il made in Italy.

Una volta entrata mi sono resa conto che è utile partecipare non solo per istinti golosi o necessità commerciali, ma anche per imparare di più' sulle nostre tradizioni, per vedere artigiani all' opera e per ammirare ottime installazioni di interior design. Lo scambio con le aziende è stato sicuramente favorito dal fatto di avere un blog, e ho potuto scattare molte foto senza nessuna limitazione, parlare con molte persone, assaggiare moltissime cose, ma ad un certo punto avrei voluto acquistare specifiche bevande e cibi presso gli stand, cosa che non era possibile se non giovedì successivo, il che per me era un grosso limite perchè non ho notato bar in fiera particolarmente forniti di cibi e anche perchè ho sempre perennemente fame e non riesco mai a farmi bastare gli assaggini in mini formato. Suggerirei per le prossime edizioni di creare appositi spazi bar / vendita con pizze, panini, succhi di frutta, birre, prodotti naturali degli espositori da mettere a disposizione per l'acquisto dei visitatori "affamati" non solo un giorno a settimana.


NOVITA' E TRADIZIONI ALIMENTARI :

Visitando i vari stand ci si rende conto rapidamente di quante eccellenze possediamo sia per la produzione di ingredienti base, cibi salati e dolci, vini e birre, aceti e oli, cibi confezionati di un certo livello, produzione di dolci innovativi, un infinità varietà di pasta. Una grande fantasia nel proporre cibo della tradizione ma anche novità alimentari senza il condizionamento delle tendenze commerciali, cibi che fanno bene alla salute ma anche diciamolo alla linea. Un forte recupero delle potenzialità di tanti cereali delle tradizione contadina antica, un boom di birre artigianali dai gusti inediti, la proposta di cibi confezionati come succhi di frutta o marmellate prodotti senza una valanga di zucchero, anzi proprio senza zucchero ! Bravi chef che presentano modi inediti di interpretare le farine più' sconosciute con pizze, pasta fatta a mano, dolci e altre delizie. Tanta frutta e verdura fresca, piante da orto, spezie. Ci sono un mare di golosità genuine da provare, marchi tra cui molti non li avevo mai visti nei super mercati, ma che meritano sicuramente attenzione e di spendere qualche euro in piu'. Diversi espositori di cibi o ingredienti di nicchia erano soddisfatti dell' impatto dei loro prodotti sul mercato italiano, dovuto anche ad una fetta di popolazione che si informa di più', altri hanno affermato invece che l' interesse verso i loro prodotti c'è soprattutto all' estero o che vendono solo online,  o che l' interesse è prettamente locale e questo mi ha un po' deluso perchè io ancora non posso accettare che gli italiani al super mercato possano troppe volte scegliere in base al grosso brand che spende milioni di pubblicità, al prezzo basso, ai luoghi comuni, all' illusione di risparmiare tempo (mangiando male). Non posso nemmeno accettare che la maggioranza dei ristoratori non si rifornisca da imprese locali né tantomeno che nessuno per legger imponga qualche obbligo verso il concetto del km zero, ma che vengano imposte folli limitazioni proprio a chi vende prodotti a KM zero. Non giustifico amici miei il risparmio a tutti costi, non lo giustifico neanche con queste congiunzioni economiche, e invito tutti a non fermarsi semplicemente ad assaggiare ed ammirare, ma a deliziarsi il palato con i meravigliosi cibi e ingredienti della nostra tradizioni, liberi dalle follie alimentari del nostro tempo, liberi da preconcetti. Non giustifico nemmeno l' Europa, lo Stato, la Scienza o altri organismi reali o astratti in questa corsa al cibo geneticamente modificato, artefatto, inquinato, dietro la scusa che il latte crescita farà bene ai neonati, o che il grano rischierà meno di marcire, o che così non dovremmo cucinare, perchè qualcuno ha pensato alla pasta pronta, al sugo pronto, al brodo, alle patatine già fritte e surgelate. 


Molti di voi amici miei, credono ancora che gli alti organi statali non farebbero mai deliberatamente del male alla propria popolazione, ma se ci fate caso, le malattie aumentano, gli ospedali sono pieni,  le case farmaceutiche prosperano e vengono proposti folli prodotti come il latte crescita ( ma se era necessario allora i bambini nati soltanto negli anni '90 morivano tutti perchè tettavano dalla madre ? ) la depressione è in aumento, così come casi di anoressia e obesità.

Se una parte di gente smette di fumare, sta all' aria aperta, mangia local e fa sport, un altra parte cucina sempre meno, si muove sempre meno, fuma sempre di più' , assume integratori ma non mangia verdure etc  : proprio quando in teoria dovremmo aver raggiunto una totale consapevolezza di scelta dei cibi, degli stili di vita, delle rinunce da fare, delle cose da fare per noi stessi, ancora troppi di noi "dormono in piedi", grazie ad una grossa fetta di prodotti industriali che propone cibi avvelenati, addizionati, pieni di cancerogeni. Cibi che letteralmente addormentano, anima e corpo, che rendono sterili o depressi o aggressivi. Un mare di zucchero, di farine ammiffite, di estratti gelatinosi delle carcasse animali e tante altre porcherie da fast food sono la base per creare cibi che riempiono si ma distruggono dentro e fuori. 


Non sto dicendo di non fare la spesa, anche perchè impegnandosi e leggendo le etichette , si trovano cibi confezionati ma non addizionati  oltre che frutta e verdura: riso, pasta integrale, farine, miele, passato di pomodoro, vini , birre, oli, etc. ma bisogna saper scegliere, osservare, dire no alla pigrizia ! Ho poco tempo ragazzi, come molti di voi,  davvero, ma non mi comprerò mai una pizza surgelata ! la farò io o la prenderò dagli esercizi locali del paese, la pasta me la cucinerò io, e le patatine fritte saranno vere patate ! Prenderò il pane qui dai panettieri, non prenderò il pan carrè. Comprerò local tutto quello che posso trovare qui local, anche se dovesse costare un po' di più, non ha senso in un paese di campagna come il nostro prendere qualcosa di non nostrano. Vale per tutti : onnivori, vegetariani e vegani. Mi piace essere coerente con le mie scelte, non mi piace che la vita moderna si mangi il mio tempo per mangiare e la mia coscienza di scelta. Trovo davvero assurdo che dopo il boom del " siamo tutti chef" , ci sia una così scarsa cultura alimentare, e poca voglia di farsi una pasta da soli, ma tanto tempo per mangiucchiare biscotti di dubbia provenienza. Trovo irritante la campagna del ministero per il consumo del latte fresco, quando gli stessi massacrarono noi agricoltori con le quote latte (per chi non lo sapesse vuol dire che invece di far produrre con il latte italiano, il nostro governo obbliga a pagare un tot il latte prodotto di più' dagli allevatori, perchè il nostro governo è obbligato e si fa obbligare dalla UE a produrre con latte straniero mescolato al nostro ... questo strazio è finito nel 2015 con danni incalcolabili ) . Trovo devastante promulgare pubblicità ingannevole - proprio quando molte persone prendono coscienza, magicamente si comincia a parlare di SALUTISTI ESTREMISTI E PATOLOGICI, pomodori che fanno male etc ed arriveremo al paradosso che diranno che il fast food fa diventare  belle come top model---  false informazioni scientifiche e fare oscurantismo quando gli scienziati onesti cercano di informare. Io come sapete sono vegana, ma invito anche chi non lo è ad essere esigentissimo per gli alimenti e a non farsi imbambolare da messaggi sbagliati. Non so se avete saputo dei nuovi decreti che favoriranno ancora di più' l' ingresso in Italia di carni agli ormoni, per non parlare dei mangimi che fanno impazzire le mucche e chi si mangerà la bistecca,  le uova di galline a cui danno da mangiare galline morte, altre porcherie. Fossi in voi ci penserei 10 volte prima di scegliere dove rifornirsi di proteine... è vero che anche i limoni, le banane etc che compri io non posso sapere che cosa hanno assorbito, ma è pur sempre vero che fino a prova contraria i frutti non hanno una bocca e che a scopi commerciali si investe di più' per rendere grassi gli animali e per modificare il grano anche perchè le persone si nutrono più' di proteine e carboidrati che di vitamine e questo è assolutamente certo. 


DETTO CIO' : Il quadro come vediamo è complesso, un vero labirinto, ma siamo ancora il paese dove si mangia meglio, uno di quelli in cui si consumano più' verdura e frutta e uno di quelli dove si cucina di più'. Siamo pieni di ingredienti favolosi, ottime ricette, spettacolari imprenditori agricoli, grandissimi chef. Quel che vi raccomando è di comprendere la natura dei prodotti che mangiate, il miglior modo di cucinare e assimilare, l' importanza di una diete assolutamente slegata dai fast food, l' importanza di dedicare al cibo tempo e soldi che si merita. Vi sembrerò saccente, ma io vengo da una famiglia di agricoltori, sono cresciuta tra orti e mucche, litri di latte, pile di uova, pomodori come se piovesse. So bene come deve essere il cibo, che è un valore, che non va sprecato, distrutto, inquinato. Quel che mangiamo ci puo' tra le altre cose salvare o rovinare. Pensate che se ci fosse un adeguata prevenzione che contempli la cultura del mangiar sano, non ci sarebbe bisogno di vedere tante gente soffrire tra riceveri e medicinali. Prendiamo coscienza e prendiamo il cibo come dono, non come mezzo di rovina. Scegliamo solo i produttori e le aziende più oneste e qualitativamente rispettose del consumatore finale. Non svendiamoci alla cultura del fast food targato USA, perchè noi già dall' '800 con la pizza e i vermicelli abbiamo il migliore fast food del mondo, perchè non solo è fast :) 


Un ringraziamento particolare a Petti Pomodoro, Max Mariola, Arianna Mauro per l' esperienza che vi racconterò presto :) sia per quel che riguarda il live show cooking di Max Mariola, le connessioni tra eros e pomodoro, le mie interpretazioni culinarie del pomodoro Petti ;) 


LE IMMAGINI CHE VI PROPONGONO RAPPRESENTANO TUTTA UNA SERIE DI AZIENDE ALIMENTARI CHE VI CONSIGLIO :)



















































































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