THE FASHIONAMY by Amanda Fashion blogger outfit, lifestyle, beauty, travel, events: Campagnoli nel web, come ho iniziato lavorare su Internet - countryside people in Internet

Monday, May 5, 2014

Campagnoli nel web, come ho iniziato lavorare su Internet - countryside people in Internet








Questo post mi è stato ispirato dalle tante domande su come ho iniziato la mia esperienza di lavoro freelance e di come ho reso questo blog un lavoro. Lo ammetto, capita che non mi credano quando dico che lavoro da casa, molte persone hanno ancora l' idea che se lavori tramite un computer da casa, in realtà stai solo facendo i giochetti di Facebook. 

No non è così, ci lavoro proprio, ci metto gran parte del mio tempo e vivo di questo anche se non disdegno saltuariamente altri impegni lavorativi, perchè ho sempre lavorato fin dai primi giorni dopo l'esame di stato: dopo 3 gg stavo già servendo ai tavoli.

Comunque ci sono anche tante persone che non mi prendono per matta, mi scrivono , mi chiedono consigli, si scambiano idee e opinioni mi chiedono collaborazioni . Questi mi onora e non è che mi sorprenda piu' di tanto se ci penso bene,  a dire la verità mi hanno sempre etichettato un po' tutti come "la tuttologa di turno o la saputella" . Se prima davo consigli a voce ora lo faccio tantissimo anche via web.  

Tra le domande piu' frequenti che ricevo sia online che offline, ci sono :

  • come hai cominciato col web ?
  • che scuola hai fatto ? 
  • ma come fai a lavorare da casa ? 
  • cosa fai esattamente ? 
  • come si fa a vivere di blog e di Internet ? 
  • perchè stai sempre su facebook ? 
  • come si inizia un attività online ? 
  • ma tu disegni anche ? 
  • chi ti fa le foto ?
  • sei laureata ? 
  • come si fa ad iniziare un blog o aprire un sito? E' difficile ? 
  • come funziona con voi blogger? vi fate pagare ma non dovreste essere libere opinioniste? 
  • perchè sei andata all' estero e cosa facevi la'?  


Provo quindi a rispondere in modo piu' o meno cronologico: ho sempre avuto una propensione istintiva a fare le cose , forse per il mio segno zodiacale , l' Ariete di natura irrequieta. Da piccola volevo istintivamente cucire e disegnare, e seguendo quelle passioni ho voluto poi iscrivermi alla scuola di moda piu' vicina, sempre istintivamente, 14 anni. Lì ho avuto picchi di impegno scolastico sopratutto dalla terza superiore in poi, sono uscita col massimo dei voti e anche in quel caso sapevo che fare la stilista o comunque lavorare nella moda era il mio grande sogno. La moda era la mia mania, sottoforma di tutto, stoffe, ritagli , disegni, personalizzazioni. Poi ho sempre pensato che chi ha una passione o un talento lo debba sempre seguire.

Certo era una prospettiva complessa da raggiungere ma ci credevo molto. Sapevo anche che non volevo fare l'università e volevo lavorare subito. Ho iniziato con lavori semplici  e sono approdata con le sole mie forze ai primi uffici stile dopo diversi anni dalla fine della scuola. Il computer non lo amavo prima e fino al 2005 non lo usavo, anche se ne avevamo a casa già uno con mia sorella alla quale facevo inviare i CV al posto mio. Vivevo beatamente senza ossessioni per pc e Internet, ho creato molto tardi la mia posta elettronica.  Tutto è cambiato utilizzando i primi Mac e dovendo accedere ad Internet per lavoro, e con l'acquisto della mia prima fotocamera ( 2007 /2008) . I primi disegni digitali , i primi editing fotografici, le prime cartelle di ricerca moda. Prima la mia creatività era limitata al cucito e al disegno manuale , a tutti gli esperimenti da fare con strumenti reali. 
Conoscendo Apple sul lavoro e rimanendone affascinata, avevo comprato il mio primo Macbook nel 2009 e muovevi i primi passi da un computer finalmente solo privato.

Sul campo, nei reparti stile,  ho acquisito la conoscenza dei software per il disegno digitale e le basi per la navigazione online. Il lavoro mi appassionava ma ad un certo punto avevo necessità improvvisa di un cambiamento da fare subito , ci avevo pensato le prime volte nel 2001 e nel 2006, ma non sapevo come metterlo in pratica : volevo andare all' estero per lavorare. 

Sono venuta così a conoscenza nel 2009 di un concorso per ottenere una borsa di studio per lavorare all' estero , ho partecipato subito e per fortuna ho vinto. La partecipazione comportava di preparare molti documenti digitali  per la motivazione ad aderire: cv , presentazione, struttura progetto, mail su mail, molti colloqui, ricerche internet sulle possibili destinazioni. Quell' impegno era stimolante e mi sono data un ulteriore mossa con il computer. 

Vincere mi ha portato a vivere una delle migliori esperienze della vita, l' estate portoghese a Lisbona, che ha cambiato per sempre la mia vita, e rivoluzionato il mio atteggiamento verso la globalizzazione. Nello stimolo di quella città, sono quasi stata obbligata ad aprire il mio account Facebook ( sai dobbiamo taggarti in foto..mi dicevano ) e così nasceva anche l' idea del blog, dopo che avevo chiesto ad un mio amico di farmi un sito web che raccogliesse le mie esperienze e Stefano mi aveva suggerito un blog ( così te lo gestisci in autonomia) . Ricordo come fosse ieri quando Nica mi faceva conoscere "The Sartorialist" , mentre il primo blog lo avevo visitato nel 2008: "The Cherry Blossm Girl".

Al lavoro nel quartiere di Benfica intanto imparavo molto sia a livello tecnico sartoriale che digitale, lavoravo come illustratrice ma ogni settimana il mio responsabile Paulo mi dava compiti di "moda classica" ( tessuti, moulage, cucito, mini modelleria e via dicendo) .

Quando sono tornata in Italia in breve ho trovato un nuovo lavoro, ho aperto nuovi social e mi sono interessata con maggiore passione al web. Nel tempo libero facevo delle ricerche e mantenevo e creavo contatti web con persone che lavoravano nella moda, e così era nato il primo contatto per la prima collaborazione come freelance ( sia digitale che manuale) .

Nell' estate 2010 avevo lavorato solo come freelance e dopo un po' avevo ancora voglia di partire, è stato così che ho lavorato sul Mar Rosso ( confine con Israele) Ibiza e Mykonos. 
Nelle pause di lavoro quando potevo e nei mesi di pausa in Italia intanto proseguivo il mio percorso nel web, le mie ricerche e si puo' dire che continuavo a fare l' autodidatta, imparando da sola molte cose. A volte postavo sul mio blog ( ancora in forma privata) i set di Polyvore, il primo social della moda che avevo aperto nel 2009 dopo Facebook , Twitter e Linkedin. Facevo comunque tesoro delle esperienze estere e delle migliaia di persone conosciute , cercando di trarre insegnamento , arricchimento e scambio un po' da tutti e da tutti. Una cosa che mi ha aiutato è stata la passione ( un po' ossessiva ) per le lingue straniere come Inglese, Francese e Portoghese, che mi permetteva un apprendimento veloce per integrarmi meglio dappertutto.

L' inglese soprattutto avevo iniziato a studiarlo a scuola dagli 8 anni e anche durante il lavoro spesso guardavo film in lingua e mi cercavo corsi regionali serali. 


Quando sono tornata a casa dalla Grecia , avevo voglia di ricominciare con le esperienze freelance lasciate a metà e così ho fatto. In poche settimane avevo trovato nuove collaborazioni e quindi cominciavo a vivere di lavoro da casa, individuale. Ero contenta di lavorare così, perciò sull' onda dell ' ottimismo ho riaperto il vecchio blog,  ho rifatto il design (che modifico spesso) ed ho iniziato a postare regolarmente , senza una precisa intenzione di avere collaborazioni da blogger. Dopo forse un mese ho comunque avuto la prima richiesta di collaborazione come blogger, dopo altri 2 sono apparsa nella classifica dei blog piu' seguiti di Italia, nel frattempo a me piaceva avere e curare quello spazio. Da cosa nasce cosa , tra i social e l'attività frenetica il blog è diventato larchissima parte del mio lavoro come freelance. 


per tornare alle domande precedenti ecco le risposte, anche se prima dovevo in qualche modo raccontarvi di piu' 

  • come hai cominciato col web ? ho iniziato apparentemente con un certo sforzo per essere efficiente sul lavoro e poi come tante cose che si iniziano per dovere , il web è diventato una passione 

  • che scuola hai fatto ? Ho studiato presso un istituto professionale di stato con indirizzo professionale moda, "tecnico abbigliamento moda" 

  • ma come fai a lavorare da casa ?  Organizzo le mie giornate in base alle mie nuove idee per i post ed i progetti oltre ai compiti di collaborazione . In parole povere non aspetto che niente cada dal pero ....dedico ore diverse ed alternate al lavoro sul computer, in certi momenti mi dedico al cucito, al fitness, alle commissioni, alla fotografia. Mi alzo all' alba e finisco le mie giornate a notte inoltrata, leggo molto e mi impongo nuove piccole sfide ogni giorno.

  • cosa fai esattamente ? Sul blog promuovo oltre alle mie idee personali sulla moda e sul lifestyle, i progetti, i brand, gli eventi, i siti per i quali ho accettato di collaborare. Non accetto qualsiasi cosa mi venga proposta, per fare un esempio non promuoverei mai e poi mai pelliccie .... per il resto del lavoro mi occupo di web editing esterno per aziende e marchi, aiuto loro a creare profili social, e-commerce e contenuti online. Creo le illustrazioni per le collaborazioni stilistiche, poi ovviamene ogni collaborazione è a sé , diversa e particolare. Nel tempo che rimane mi occupo di progetti personali da trasformare in materiale per i miei progetti di lavoro. 

  • come si fa a vivere di blog e di Internet? Si trovano le risorse gratuite e i siti specializzati per i freelance e si sfruttano per crearsi un lavoro. Ci si deve dar da fare, accettando stimoli, sfide, essendo creativi, propositivi  si trovano le offerte di collaborazioni Si lavora tanto, si deve essere regolari nelle consegne e nei post e nelle attività sui socials, negli scambi di mail .Ovviamente io che sono sola nella gestione di tutto questo , non delego niente e devo darmi molto da fare. Bisogna essere pragmatici e lasciare perdere la parte peggiore del web, ovvero i dibattiti inutili quelli seguiti solo da chi non ha poi tanto da fare. Porto su internet quel che faccio nella vita reale e viceversa. Se prima il mio stipendio veniva da una singola azienda , adesso è l' insieme di tante, per cui è necessaria molta autodisciplina nella gestione economica delle risorse, nei piccoli investimenti, nel controllo delle procedure di collaborazione.

  • perchè stai sempre su facebook ? Perché ci lavoro e condivido lì tutto quello che faccio, se ci avete fatto caso il 90 % dei miei post ha a che vedere col mio lavoro. Ovviamente anche il fatto di avere il wi fi e il telefono sempre acceso, dà  l' idea che io sia perennemente connessa.

  • come si inizia un attività online ? Occorre molto lavoro e costanza, come del resto una tradizionale attività, cambiano però gli strumenti, la differenza è che non occorre un vero ufficio e da soli si rappresenta un azienda  per esempio,  io ho iniziato come dicevo,  in sordina tra il 2009 e 2010, mettendo le basi per quello che faccio oggi, se si pensa ad aprire tutti i social che uso, a postare tutto quello che ho postato e via dicendo è un lavoro immane. La voglia di imparare e la costanza mi ha aiutato molto come la mia testardaggine. La cosa migliore da fare per chi comincia è scrivere una lista di quello che si vuole fare e degli obiettivi che si vogliono ottenere ( brand, freelance, consulente, we editor e via dicendo) senza farsi distrarre troppo dai condizionamenti negativi.  Io scrivo liste e pensieri e idee in continuo anche sui classici quaderni oppure registro le idee a voce col telefono. La cosa fondamentale è partire senza pretendere di essere perfetti subito, se no non si parte mai e si perde tempo prezioso con troppe paure e timori che limitano il campo d'azione.

  • ma tu disegni anche ? Si come detto prima disegno da sempre e disegnerei anche se ora facessi l' impiegata statale. Porto spesso i miei disegni sul blog e collaboro tramite essi con brand e aziende conosciuti tramite il blog. 

  • chi ti fa le foto ? le foto di questo blog sono l' unico aiuto reale che ricevo da parte di altre persone, soprattutto Savina ( Mamma)  Nadia ( Sorella) , Betta ( Amica) Jessica ( Cugina) Elisa Campesato sporadicamente è l' unica fotografa professionista di questo blog oltre a Cindy Castagnoli e Martina Basini, fotografe in erba, giovanissime ma di molto talento. Il loro aiuto è fondamentale. 

  • sei laureata ? Mai iscritta a nessuna università, non avrei retto alle vecchie strutture della scuola italiana, anche se in passato una nota scuola mi propose l' iscrizione. Ho rimediato alle mancanze accademiche con il lavoro , lo studio da autodidatta , corsi, workshop, seminari. Molte volte in Italia si tende a svalutare chi ha solo un diploma, io credo semplicemente che la laurea sia indispensabile solo per determinate e complicatissime professioni, nella moda non è fondamentale, storicamente il mondo è sempre stato pieno di grandi personalità che si sono fatte da sole e che nemmeno finirono le scuole superiori. Oggi come oggi, spesso l' università ed i master sono una scusa per procrastinare all' infinito l' ingresso nel lavoro, soprattutto se chi è iscritto non ha voglia di impegnarsi. Con un po' di buona volontà si supplice a quello che offre l' università, un esempio è stata la mia esperienza portoghese.

  • come si fa ad iniziare un blog o aprire un sito? E' difficile ? Quasi tutti i blog nati prima del 2011 / 2012 sono stati un idea istintiva e casuale, o il risultato di una forte passione, magari  una scelta derivante dai consigli degli amici , ora è una moda, spesso lo si apre sull' onda del successo di top blogger , sperando dall' oggi al domani di ricevere una borsa di Prada o Gucci. E' difficile aprirlo se si considera il mare magnum  di blog esistente già nel 2010, se si considera quanto ci si mette per farsi conoscere, quanto tempo serve per migliorarsi e soprattutto per produrre materiale fotografico proprio ( certo se si usano le foto di Pinterest o di sfilate ufficiali ci vuole meno) .E' difficile perchè quando si postano gli outfit si è molto esposti al giudizio. E' difficile perchè bisogna gestire una marea di contatti, idee, proposte, obiettivi . Ma non è impossibile, io ho fatto tutto da me. Per questo progetto ho semplicemente aperto un account su blogger, ci ho pasticciato e smanettato per molto fino a dargli l'aspetto di oggi, ho poi comprato il dominio. Ancora adesso pasticcio sui blog di prova. Quando iniziavo ad avere una sufficiente padronanza ho cominciato a farmi conoscere sui social, anche perchè se non ci si fa vedere non è che gli altri ti vengono a cercare per magia. Aggiungo che per molti aspetti un blog è simile ad un sito per un brand: uno fra migliaia di proposte, necessità di idee nuovo ogni giorno, necessità di farsi conoscere e di aumentare la proprio autorità in rete, integrazione coi i social, necessità di feedback esterni. Le basi per fare tutto sono la costanza, la creatività, la passione per il mondo digitale, l' intuizione e la capacità di non farsi distrarre dalle cose inutili.

  • come funziona con voi blogger? vi fate pagare ma non dovreste essere libere opinioniste? Bella domanda! Come funziona ve lo dico subito: la blogger può' ottenere piu' o meno successo o collaborazioni a seconda di come viene conosciuta, sul web e dal vero, di dove vive e di come lavora, nonché a seconda del suo patrimonio economico. La blogger può' avere anche un altro lavoro (freelance o come dipendente) e può' decidere se trasformare il blog in lavoro o tenerlo come hobby. Quando inizi a capire che anche i primi post in cui parli di un brand o un tema che ti piace ottiene tanta curiosità e porta i visitatori nei siti che suggerisci ti accorgi di poter essere uno strumento pubblicitario efficace anche se non sei famosa e quindi come un normale editore cartaceo hai il diritto di essere riconosciuta come autrice di uno spazio commerciale oltre che personale, pur non essendo e non volendo essere una giornalista. Poi questa consapevolezza aumenta se ti richiedono di collaborare e se te lo chiedono ogni settimana anche per progetti molto impegnativi. Ovvio che se vivi in provincia di Parma non potrai essere presente ogni 2x3 a cocktail, sfilate e party o eventi, ovvio che si devono considerare molte piu' spese di viaggio, ovvio che non posso farmi fotografare nei quartieri piu' chic di Milano e costringere chi mi fa le foto   a seguirti specie se le persone hanno altri impegni di lavoro, ovvio che mi devo alzare all' alba per qualsiasi cosa. Ovvio che se non attui ogni 2x3 campagne sponsorizzanti sui social non ottieni 50000 fan in un mese e devi farti conoscere per altri motivi o potenzialità. Ovvio anche che 50000 fan non significano 500000 visite al giorno e che i soli numeri hanno valori relativi. Ovvio che anche un blog emergente puo' far conoscere i brand nonché farlo vendere, così come un top blogger o vip puo' svolgere il suo compitino senza risultati. Si tenga a mente comunque che i bravi top blogger sono quelli che ti sanno trasmettere la felicità per quello che fanno senza musi lunghi come per esempio Wendy di "Wendy Look Book". E' ovvio anche che per collaborare ci deve essere rispetto e stima tra le parti, in modo da poter procedere al meglio confrontandosi. L' ultima cosa: il fatto di diventare blogger per lavoro non significa tradire un ideale di libertà di opinione, ma anzi per molte persone è occasione di crescita anche personale, sta poi al singolo  seguire la coscienza : per mio conto non posterei mai su qualcosa contro la mia etica ( es pelliccie vere), poi le professioni creative non sono perdite di tempo solo perchè non si fanno in miniera, e ve lo dice non una che ha lavorato in miniera ma che ha fatto mille lavori manuali ,secondariamente il blog nasce per passione, così come un cantante inizia per passione, e poi ha chance di diventare professionista, provate a chiedergli di fare sempre concerti gratis e vediamo cosa vi risponde... terzo: i post, le foto , le parole, non si materializzano per magia, ma comportano spese di tempo, energia mentale e fisica, coinvolgimento, tutti elementi alla base di qualsiasi lavoro e il lavoro da che mondo è mondo esige compensi di varia natura ma sopratutto economica. Solo il blogger può  decidere di fare le sue eccezioni se decide di postare senza compenso, sono sue scelte. Dire che i blogger non dovrebbero farlo per lavoro è semplicemente trovare una scusa per avere pubblicità' eterna a costo zero, per poi magari spendere migliaia di euro per una pagina di giornale destinata un giorno alla spazzatura, su cui certo il lettore finale non scrive le opinioni sulle proposte del marchio, come invece accade sui blog e i social. Ultima cosa: in un paese come il nostro i giovani ambiziosi fanno sempre una certa impressione nonché paura ai sistemi precostituiti, così come il mondo del lavoro molto spesso è regolato da comportamenti ambigui regolati da scuse di ogni tipo. Impariamo una volta per tutte che è necessario guardare avanti e a non ragionare per schemi ma per insieme di cose ed elementi, con una visione globale. Funziona definitivamente in modo complicato nel mondo dei blog, ci vorrebbero enciclopedie intere a spiegarlo, per cui per ora posso dire che la cosa migliore da fare è lavorare e imparare. Come direbbe Lino Banfi "una parola èt troppa e 2 sono poche" ....
  • perchè sei andata all' estero e cosa facevi la'?  Sono andata là perchè avevo voglia di una svolta, di un miglioramento, di imparare e migliorare, io sono orgogliosa di carattere per cui se io mi ritenevo migliorata sul lavoro non potevo certo fare la stessa cosa in eterno, non mi piaceva che chi fosse piu' ignorante di me in fatto di lingue straniere, moda, web, avesse alti stipendi per altro sovraccaricando me perchè mancava di competenze proprie per molti aspetti. Allora meglio le incertezze ed abbandonare un lavoro in Italia, meglio buttarsi nella precarietà piuttosto che vivere di rimpianti.  Così ho seguito l' istinto verso Lisbona e oggi senza quella città e senza le altre esperienze in altri paesi questo blog non ci sarebbe, come forse io mi sarei dovuta arrendere ad un lavoro noioso. Se vai all' estero ti devi adattare, puoi frignare un po' ma poi ci prendi gusto nello stare nel caos. Già prima ero una specie di vagabonda ( perbene) , frequentavo tante compagnie, si capitava in tante feste a casa di gente sempre diversa, e mi divertivo a dormire a casa si amIci , in tenda , in macchina, negli alberghi. Logico che mi piacesse vivere sempre giornate diverse, a costo di dormire in aeroporto, nel deserto o in alloggi precari ( penso alla "staff house " egiziana). Forse perchè l' emigrazione, l'adattamento il senso della scoperta ce l' ho nel dna. Ad ogni modo non tutti vivono queste opportunità nello stesso modo, molti non sfruttano questo o comunque non danno continuità alle esperienze estere per il loro futuro. Ho conosciuto varie persone che dopo tanto viaggiare hanno scelto un percorso mediocre o non hanno stimolato per niente la loro propositività ed elasticità mentale. Facevano prima a stare a casa...altre invece come mia cugina Jessica hanno accumulato un bagaglio di esperienze che le rende capaci di adattarsi molto bene professionalmente in qualsiasi posto dove scelgono di abitare. Io ora vivo in un piccolo paese ma sempre con il gusto di fare le cose  come se ancora abitassi un una bella città di mare.

E questa era la pappardella di oggi :) spero di essere stata esaustiva e non troppo noiosa :) il senso di questo post è che anche un campagnolo può' lavorare su Internet, fare esperienze all' estero e trasformare il blog in un lavoro, quello che serve è la voglia, la pazienza e la costanza. Molti provinciali come me hanno un innata curiosità che li spinge spesso ad arrivare dove tanti pigri non arrivano pur abitando in città. Non bisogna generalizzare mai comunque, la differenza e l'apertura mentale dipendono solo dalle persone , se accettano o meno gli stimoli che il mondo gli da'. Molti credono che le persone di origine contadina siano tutte chiuse di mentalità, ma sono solo sciocchi luoghi comuni classisti e di maniera, da viziatelli , quelli che mi criticavano per le foto campagnole e i look sportivi non mi risulta abbiano fatto grandi balzi in avanti del resto (consentitemi la stoccata)  Buona giornata A tutti ! Amy 







ENGLISH 
This post has been inspired to the many questions i've received since iìve started my experience as freelance worker and blogger, integrating freelance job with my blog. Many people sometimes don't believe me i work at home and more often ask me suggestions, ideas and obviously collaborations and consultancy services.

When i was a student i did't like computers and at school my lessons were not about digital illustration and design , just hand designs and drawings and when i've started working in offices i was not interested in the Internet tools and resources, but for professional needs i had to learn to use it more and more until having a good knowledge of digital design software and web tools. The definitive miracle happened buying my first digital camera in 2008 and using Apple computers at work, both for softwares and my passion for Internet. At home i already hade a computer, but my sister used it more than me and often used it to watch movie with her boyfriend , just for fun.


In 2009 i've bought my first Macbook that helped me a lot to learn more about all the things that made me curious at work, and my beginning as Apple user was to editing my digital pics and updating my work resume. After some months i've set up on it all the necessary software to work with illustration, photography and writing.

After few weeks i've bought my Mac, i felt the need to leave my job and to do it was necessary a great preparation : after finding a contest to win a work experience abroad , i needed to prepare all the documents as work resume, presentation , personal project to motivate my wish to take part to the contest. Exept those elements, i needed to do research about the possible city where i'd have had the chance to move. No Internet at home ,i was used to use wifi in some coffees. After some weeks i've set up an internet key but it didn't work very well.

In march 2009 i've had one of the most beautiful day in my life when the contest organization communicated me that was one of the lucky people chosen to have a work experience in Lisbon.

Once in Lisbon i had  the chance to improve my digital skills, but i missed the social network passion : my friends helped my to decide to open my Facebook and my blog ( in 2009 it still was private and not daily updated)  and after that some months later i've opened my Twitter and Linkedin account. 

Once came back in Italy i've found a new job and i've decided to definitely have my internet home connection with a new  Internet key. I've opened my Polyvore account ( 2009) , my first fashion social network.

Thanks to it , i had more chances to do online researches and after sometime i've got in touch with the first company offered me a freelance collaboration.

In summer 2010 i worked just as freelancer, sometimes i updated the blog  and the need to leave again for a new country was already in my mind. So that fall i left for Egypt , the following year for Eivissa and Mykonos. During the break at work and during the break months at home, i went on to learn more about graphic design, Internet, blogging, communication and social networks. 
Working abroad however has helped me to improve my english and communication skills, exchanging ideas, opinions and inspiration with thousands of people and that is very important to me and has been useful for all my work experience. I also consider essential reading a lot to be prepared, i mean web contents and classic books and magazines.

In 2011 once came back home i' ve decided to start again with my freelance project and thanks to new social and websites i've found new collaborations. I was happy to work at home, in the best hours for me, without any office and confusion.

That positive state of mind made me want again to use my blog, but it needed a new design, and daily updates. First month was difficult add all the graphic and content changes but i wanted to renew it :) Luckly just in the first weeks of my new blog design, i was asked for my first blog collaboration , after 3 months i was in the list of the most read italian fashion bloggers, i was inspired and happy to post and so i've started to make my blog part of my freelance job.

As you can understand , being a freelancer for fashion design or web communication projects, or a blogger who works with the blog is not easy, behind the scenes there are years and years of work experience, people, social experience, right decisions and big mistakes, exept you have a team that work for you since the beginning ( and nowadays it happens very often ) . Basically to make the things happen you have to be strong, active , regular in your work, positive and available to accept to learn day by day, to work entire weeks without any stops, to work weeked, night and day. To work with the internet, and by  yourself  means to be ready to start things even if you don't feel enough prepared or skilled , event if you don't have the right tools ( big budget, all the digital device, the best reflex ever and so on)   If you can do something now, today, why doing it tomorrow? 

I know since ever i wanted work in fashion, after school i was not sure how to start to work , how to realize my dreams, but i always imagined things, tried them, found alternative way to make something real. I've always been curious, active, never lazy. These are the basical rules i followed to start working in web, even if i come from of the most little town in Italy :) 

Wish you the best ! Amy 



  

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