THE FASHIONAMY by Amanda Fashion blogger outfit, lifestyle, beauty, travel, events: Travel in Egypt, Red Sea, Sinai District - Viaggio in Egitto, ricordi da Taba e Dhahab, Sharm + siti utili per conoscere il distretto del Sinai e dintorni

Sunday, February 15, 2015

Travel in Egypt, Red Sea, Sinai District - Viaggio in Egitto, ricordi da Taba e Dhahab, Sharm + siti utili per conoscere il distretto del Sinai e dintorni




Travel in Egypt, Red Sea, Sinai District - Viaggio in Egitto, ricordi da Taba e Dhahab, Sharm + siti utili per conoscere il distretto del Sinai e dintorni


ITALIAN AND ENGLISH VERSIONS


ITALIAN
Quattro anni fa, tra gennaio e febbraio, lasciavo l' Egitto dopo un esperienza di lavoro nel settore turistico molto istruttiva e che mi ha lasciato grandi emozioni. A causa dei disordini del paese che proprio allora iniziavano, l' Ambasciata Italiana ci fece uscire dal paese per evitarci rischi. Mi ricordo ancora l' albergo circondato da Beduini con fucili e jeep, posti di blocco, rumors che parlavano di disordini nella regione. Un po' devo confessare che quel minimo di adrenalina faceva sentire come se si fosse in un avventura, e anche se un po' di paura c'era tutto è andato bene e siamo arrivati a Sharm per poi tornare in Italia. Del resto un avventura era già arrivare in una zona del paese di cui non sapevo nulla e di cui non è che si trovino queste grandi informazioni sul web, a parte le recensioni degli alberghi sulla costa. Nell' Ottobre del 2010 sono atterrata in un piccolo aeroporto nel deserto, nella  parte sud est del paese, Taba che confina con Israele e si trova di fronte alla Giordania,
un luogo dove è palpabile quella tensione tra Egitto ed Israele, piena di torrette di controllo scalcinate e militare con divise che sembrano arrivare da epoche passate. Ho ancora in mente quando ho visitato una di queste stazioni di controllo, in cui i militari davano da mangiare ad un gruppo di cani, tra cui una cannetta con i suoi piccoli. Barchette approssimative arrugginite, capanne di palme dove viene offerto tè caldo, e taniche vuote dove in Egitto hanno l' abitudine di bruciare la spazzatura. In Egitto il vento trasporta ovunque sacchetti vuoti e lattine di birra, che magari rovinano la foto di un bel paesaggio con la loro presenza non richiesta. Nonostante ciò, ho apprezzato la bellezza di quelle terre brulle con montagne sassose, distese desertiche e qua' e la tracce di vita con oasi, e qualche delizioso Fenneck di passaggio (volpe del deserto ).



LA STORIA 
Vivendo laggiù' per 4 mesi, mi sono resa conto che non si sa granchè di quei luoghi dove oltre al fatto che ci siano numerosi resort e campeggi e altrettante escursioni con cammelli e esplorazioni subacquee. Tutti gli edifici (eccetto le torrette di controllo) e tutti i villaggi o piccoli centri come Newebaa e Dhahab e Taba Eights, sono stati costruiti  negli ultimi 25 anni, portando qui dal Nord molte persone per lavorare col turismo, Taba Eights per esempio è un mini agglomerato di costruzioni arabeggianti, per lo piu' negozi,  un villaggio artificiale poiché non è un luogo sorto spontaneamente perchè ci vivesse la gente del posto. Per trovare un luogo storico, bisogna recarsi presso l' Antico Monastero di Santa Caterina, sorto per volere di Giustiniano 1700 anni fa. La tradizione vuole che il monastero sia sorto attorno al famoso albero di Mosè. Si crede che anche i Beduini siano giunti qui con il turismo, ma in realtà la loro presenza qui è legata prima al Monastero ( altri beduini sono giunti col turismo), come testimoniano gli scritti di Eutyche, Patriarca di Alexandria, che spiega come gli attuali beduini discendano dalle 200 famiglie portate qui da Giustiniano dall' Anatolia, la Grecia e Alexandria per poter difendere il Monastero e dare assistenza ai monaci ( tuttavia molte versioni sono discordanti ). Nel tempo questa stirpe si è convertita all' Islam e si è data al nomadismo dando origine alla tribù ' dei Jebelyia mescolatasi ad altre tribù'. Nei Jebelyia, sono riconoscibili ancora oggi tratti somatici turchi e greci.

I BEDUINI E IL MIX DI TRADIZIONI TRA EGITTO DEL NORD E PAESI CONFINANTI
I Beduini oggi sono nomadi potenti, proprietari di numerosi immobili oltre che villaggi, anche se la gran parte di loro ama vivere nelle tende, dove donne a bambini realizzano collane e altri oggetti da vendere ai turisti, mentre gli uomini si dedicano al trasporto dei turisti per escursioni e cammellate, ovvero le tradizionali passeggiate di gruppo sul cammello. Ho notato che gli anziani indossano un turbante viola e una tunica color sabbia, gli adulti kefiah e una tunica bianca, la tradizionale galopeja. Il cibo e l' acqua potabile provengono dal Nord, dove l' agricoltura è resa possibile dalle acque del Nilo e dal clima piu' mite. Si mangia pane azzimo, una sorta di piadina da riempire con verdura, pesce e spezie,  pesce fritto, riso,  come nel resto del paese, per le feste le tavole si riempiono di architetture di cibo squisito ed elaborato, seppur sano: verdure, cereali, riso, prodotti da forno e dolci. Tutto è sovrastato da bellissime composizioni kitsch tra luci e sculture di animali in gesso. Gli egiziani sono stati abili a mescolare l' antica cultura Egizia e quella musulmana, facendone un business per il turismo. L'artigianato è fortemente condizionato da Piramidi e Faraoni e prende spazio in moltissimi negozi sia negli alberghi che nelle location delle escursioni : l'arte del papiro dipinto, il gioiello in argento, la scultura in legno. Dalla vicina Giordania arriva la tradizione delle Kefiah che i Beduini indossano e vendono. Io ne ho prese 3, 2 piu' attualizzate, un altra piu' classica recuperata dal banco sgualcito di un Beduino per poche lire egiziane. Mi sono stati regalati gioielli in argento, un portafoglio e una statua in legno raffigurante un gatto, tra gli omaggi di turisti e negozianti. Gli egiziani sono molto bravi anche nella tessitura, segnalo anche i bellissimi asciugamani colorati. Devo ammettere che sono bravi anche nel realizzare perfette imitazioni di portafogli e borse logate ma questa è un altra storia.... a proposito di moda, se dovete fare un viaggio di piacere o di lavoro, preoccupatevi di portare da casa soprattuto intimo, calze e scarpe, a Taba soprattutto è difficile trovare anche solo un paio di calze, e le scarpe che si trovano a Sharm sono di pessima qualità e durissime. Va meglio per l' abbigliamento, credo comunque che in città come il Cairo e Alessandria, sia piu' facile trovare buone scarpe.

GLI ANIMALI
Un animalista come me non poteva che interessarsi alle creature presenti qui: i cammelli che possono vivere anche fino a 25 anni e che quando muoiono rimangono sulle distese di sabbia ( all' inizio mi faceva malinconia, ma poi ho compreso che il loro destino naturale è migliore di quello forzato e crudele dei macelli) le caprette e gli asini compagni di vita dei beduini come lo sono i cammelli. I gatti mi sono apparsi maggiormente rispettati rispetto ai cani, soprattutto quelli neri per alcune sciocche superstizioni. Un giorno mi sono offerta volontaria per accompagnar in un campeggio beduino una cagnolina nera, Liza, che sola e abbandonata era venuta a cercare riparo in albergo e che era stata cacciata proprio per le superstzioni e l' insensibilità dei manager. Non mangiavo carne nemmeno là, mi limitavo al pesce fritto. Ho avuto il piacer di cavalcare cammelli e cavalli e di loro avrò un ricordo tenerissimo per tutta la vita, loro che avrei tanto portato con me per non separamene.

QUEL CHE MI HA LASCIATO L' EGITTO E QUALCHE SUGGERIMENTO
La cosa che mi son detta all' inizio dell'esperienza è che anche se lavoravo per i turisti, niente mi avrebbe impedito di essere io stessa turista in Egitto e quel che ho potuto fare come visitare Dhahab detta "la città d' oro per i suoi tramonti e il famoso "Buco Blu", meta adorata dai sub, come le oasi e i deserti, il deserto di Sharm Ek Sheik con la motorata col quad,  fare la cavalcata e la camminata  a Dhahab, l' ho fatto. Per ora rimane ancora il desiderio di visitare Il Cairo, le Piramidi, come la vicina Giordania e la sua mitica Petra e poi Gerusalemme, perchè quel soggiorno è stato interrotto un po' bruscamente, ma farò del mio meglio per completare questi obiettivi. Ho cercato di vivere al meglio sia il lavoro che il tempo libero, prendendo insegnamenti ed energia ove li trovassi, poteva essere nei turisti d' Europa come da quelli delle terre vicine, il personale dell' albergo, i Beduini. Ho ammirato quella certa furbizia degli egiziani e ho detestato la loro lentezza, specie nel servire il pranzo per lo staff, ho in generale cercato di rispettare la loro cultura. Il mestiere del turismo insegna piu' di altri che non sai mai chi hai davanti e così ci si allena ad evitare gaffes, così bisogna fare comunque quando si è ospiti di un paese straniero, senza mai prendere in giro i loro usi e costumi, la loro religione. Si è autorizzati a scherzare quando si crea una certa sintonia e il prendersi in giro deve essere reciproco senza toccare tematiche scottanti. Col fotografo del villaggio per esempio si scherzava sempre sulle sue conquiste russe e sui diversi modi di mettersi in posa delle ragazze delle varie nazionalità. Un modo carino per trovarsi bene con la gente del posto è imparare qualcuna delle loro parole, astenersi dai commenti idioti sui musulmani, fare domande intelligenti sulle loro tradizioni e lasciare che ne parlino per scoprire cose inedite. I luoghi di confine come Taba sono da apprezzare e da osservare con una certa attenzione per imparare molto di piu' di quel che si può' apprendere da un TG. Consiglio Taba come meta per godere della tranquillità che non esiste a Sharm, magari dividendo il periodi di vacanza tra Egitto e Giordania, prendendo parte alle escursioni organizzate per Il Cairo, Petra, Gerusalemme, Cammino dei Sinai ( una camminata notturna di cui mi hanno parlato benissimo). Quando non si va in escursione, si può' crogiolarsi al sole, fare snoerkling e magari una passeggiata ( io andavo quando potevo a curiosare vicini agli hotel mai finiti, e sulle altre parti di spiaggia della costa) . Il fatto che Taba sia meno gettonata di Sharm, offre costi piu' contenuti, ma comunque in giro ci sono ottime offerte viaggio comprendenti tuor dall' Egitto alla Giordania di 2 settimane. Quel che è necessario tutte le volte prima di partire, soprattutto se le mete sono africane, è fare una visita sanitaria, verificando i rischi del posto, portare tutte le medicine che siamo abituati a prendere sia per terapie che per rischi come influenza etc, controllare i siti per verificare la situazione di ogni luogo. Al di là di tutte le situazioni complesse che esistono in quei paesi, io li ritengo una straordinaria risorsa di storia, centri nevralgici dove le religioni e le loro storie si incontrano, una magnifica raccolta di paesaggi e tradizioni che vale la pena di conoscere e portare nel cuore e nella mente. Auguro a tutta l' Africa e il Medio Oriente di conoscere presto solo la pace della sabbia del deserto che si solleva piano verso  gli orizzonti, e che lascia solo immagini belle.

Vi lascio alle foto e ad alcuni link utili per viaggiatori ;) A presto !

ps . se il post vi è piaciuto sostenete il blog con un like ;) grazie


ENGLISH VERSION 

Four years ago, between january and fabruary, my work experience in Egypt was finishing because the Italian Embassy, after the Arabic riots over there, commended us to let the country. I've spent 4 months in Africa and they have been beautiful even if they have been difficult. My touristic job, over there, allowed me to know a culture and a country that i've always been curious to enhance. I've landed in the southern eastern part of the country on october 2010, in Taba, district of Sinai, very close to Israel and Jordan, in a place where the tensions between Egypt and Israel was vey obvious and all the building have been built in the last 25 years because the tourism, so the unique ancient tracks of historical buildings are represented by the Ancient Monastery of Saint Catherine (built because Justinian that brought here the first Beduins in Sinai). All around the hotel there were Beduins , the famous nomades of the country, that also have entered themselves in the tourism business with their campings and excursions services. Their live in tents and grow camels and goats, women and child dedicate themselves to handycraft and men drive big jeep to pick up tourist in the desert, in oasis and other  locations usually tourists want to see during the stay in the Red Sea region. 
From Beduins i've bought some kefiah and bracelets, i do love their handicraft. With the excursion team of the hotel and beduins, i've been in Dhaab to see some Oasis and the famous "Blue Hole", an amazing part of the sea where there is a deep point of the water that show a blue color and represent a place very appreciated especially for subs. First thing learnt in Egypt, has been the importance to respect the culture of Egyptians, Muslims and Beduins , dealing with them trying to learn something more about their country and traditions. For my experience, i think that simple things as learning some words of their language and asking smart questions about their traditions,  avoiding to mock their religion and traditions help Egyptian and Occidentals to get along without any faux pas. I have also to say that working in touristic contexts help and teach people to be very careful when is time to deal with new people,  especially if you are already a respectul and careful person that don't want to create any embarrassment and insult for anybody ( beyond all nationalities and cultures). 

EGYPT TO ME 
I love the charm of Egypt because there, all the main religions has crossed their history, so many explorers came here to discover the mysteries of this land from the Pyramids to Sinai. For all the time i've spent there, i've felt around me a sort of magic atmosphere, maybe because the mountains and the sea, maybe because the magnificent light of the sunset, maybe for the decadence of the roads and beduin tents. I also love the handycraft, food, fabric, colors, animals and the smartness of the people. Sometimes i didn't like the extreme slowness, especially about food services for the staff of the hotel. 

BEING A TOURIST WORKING WITH TOURISTS
My experience had to be longer, so i could have had the chance to visit Cairo, Saint Catherine Monastery , Sinai Paths, Petra, Jerusalem, but for the hasten departure i didn't have these wonderful chance , but i wanted see at least Dahab ( far 150 km from Taba) and the desert of Sharm El Sheik ( far 300 km from Taba), Newabaa, the most closer little town, where i've been twice. So i've visited those places, and i've taken the pics i show you here in my days off moments. The fact i was working with tourists didn't prevent me to wish to be just some time a tourist like them :) 

TABA AND ITS SERVICES 
Taba guaranteed me necessary services as WI FI and some little markets to buy cosmetics and food( also from Jordan) but to get many necessary things ( as mobile batteries, underwear, clothing and so on) i had to ask to buy to colleagues that usually went to Sharm El Sheik. In case you have to leave for working experiences in Egypt, i recommend you to carry shoes from your country, here the shoes are a disaster...























































































EGYPT IN FUTURE 
I hope to visit it again, and to see all the thing i've missed in my first travel, I wish for Egypt a peaceful future, to be a fantastic place both for Egyptians and for tourists, a place forevere able to let to people that visit it, great and unforgettable emotions.

enjoy the pics ;) and always bring a camera with you ;)

Useful websites :

www.tripadvisor.it/Tourism-
www.sinaimonastery.com/
en.egypt.travel
wikitravel.org/en/Jordan
www.vayable.com
visitjordan.com

HERE SOME IDEAS TO SHOP FOR A COMFY TRAVEL OUTIFT








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PHOTOGRAPHY BY AMANDA MARZOLINI - PICS WHERE I'M IN , THANKS TO HAHMED



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