THE FASHIONAMY by Amanda Fashion blogger outfit, lifestyle, beauty, travel, events: Nave de Vero #Jazz #Concert- Stefano di Battista and The Quartet

Wednesday, July 15, 2015

Nave de Vero #Jazz #Concert- Stefano di Battista and The Quartet



Nave de Vero Jazz - Stefano di Battista and The Quartet 


See the english version below 



Ciao a tutti, il post di oggi racconta 2 novità assolute, ovvero la mia prima partecipazione ad un concerto jazz e la prima intervista dal vivo. Come vi anticipato qui, a luglio il complesso commerciale Nave de Vero, uno dei migliori centri commerciali dal punto di vista architettonico che ho visitato, organizza per ogni venerdì del mese, un concerto jazz. Il 10 luglio, ho assistito al concerto di Stefano di Battista e il suo Quartet, brillante autore col suo mix di musicisti con sassofono, batteria, violoncello e pianoforte. Prima di iniziare, ho intervistato nei camerini, proprio come si fa con attori, cantati e presentatori, Stefano di Battista, persona realmente straordinaria e comunicativa tanto nella musica come nel discorsi. Stefano è di Roma ma anche un altra città importantissima ha contribuito alla sua formazione, ovvero Parigi. Ho scoperto che come me ammira tantissimo Nanni Moretti e che gli piace moltissimo approfondire ogni tema. Abbiamo discusso ovviamente di Jazz, ma anche di città, culture e differenze tra l’ Italia e altri paesi nell’ ambito artistico. Subito dopo il concerto è iniziato, con una vivace interpretazione di Molly Bloom ( primo pezzo che avevo ascoltato della band) e una sequenza di ottimi pezzi strumentali con vari virtuosismi tecnici del gruppo. Ho scoperto con il concerto che Stefano ed i suoi musicisti dedicano molto spesso i pezzi a varie personalità, per esempio persone importanti della loro vita ma anche personaggi che tutti conosciamo come Rita Levi Montalcini, immaginandola per esempio in vacanza all’ Havana. Molto bello e commovente anche l’ omaggio a Pino Daniele con un esecuzione strumentale della grande canzone piena di poesia “Quando”. I ritmi sanno sanno rappresentare gli alti e bassi dell’ umore e dell’ esistenza, con momenti di estrema vivacità, alternata a sequenze piu’ lente. Non si canta, ma la musica è come se stesse parlando e di certo sta raccontando. Ci si rende cono così quale estrema bravura abbiano i musicisti che lavorano solo con gli strumenti, ricordando tutte le note e modellandole in modo creativo tutte le volte. Il palco era pieno di energia e si sono creati anche vari momenti di vivace scambio tra pubblico e musicisti, giusto per dirvi che i Jazzisti non se la tirano affatto anche se hanno una grandezza artistica immensa. 
Le luci viola e rosa hanno cadenzato i brani e le mie foto, in quella bellissima struttura in cui si trova il palco e i tavoli circostanti dove si mangiava molto rilassati mentre la band suonava :) Ho compreso dal successo della serie di eventi di Nave de Vero Jazz,  che gli appassionati di Jazz possono essere sia storici fan degli artisti partecipanti ma che possono anche essere fan che si “scoprono”  per caso, grazie proprio a queste iniziative poste in luoghi di grande affluenza come un centro commerciale, dove magari dopo un aperitivo o lo shopping si puo’ assistere a concerti decidendo all’ ultimo minuto. Mi è piaciuta questa fusione tra musica raffinata e un luogo affollato :) 
Se volete provare anche voi l’ esperienza di un concerto di questo genere andate su : www.navedevero.it/jazz/, prenotate se desiderate il tavolo nell’ area del concerto, oppure se decidete all’ ultimo minuto potete assistere comunque da molto vicino all’ esibizione nelle aree circostanti ;) Questo venerdì trovate Michel Camilo Trio.

Ora vi lascio alle immagini e poi l’ Intervista, che mi ha fatto scoprire un artista umile, generoso a parole e musica ed esploratore di risposte e domande. Avrei voluto che anche i lettori fossero fisicamente presenti all’ intervista per verificare quel che dico :) Ove abbiamo potuto ci siamo dilungati, ma poi il concerto chiamava e nelle ultime domande troverete risposte piu’ brevi.  L’ intervista potrà essere utile anche per chi non conosce il jazz, vi segnalo infatti come sia stato importante per Stefano di Battista esplorare percorsi nuovi, dire di si alle passioni, viaggiare per trovare la propria strada e capire di piu’ delle proprie e altrui capacità e caratteristiche. Questo serve sempre non solo nel Jazz !


INTERVISTA  A STEFANO DI BATTISTA 



1 -  Cosa hai cercato quando ti sei avvicinato al Jazz e cosa hai provato ?

Stefano di Battista: Mi ci sono avvicinato casualmente durante l’ adolescenza verso i 13 anni, passando prima dalla conoscenza della tromba a quella del sax. Un episodio chiave che ricordo sempre nell’ adolescenza, è stato quando andando dal giornalaio avevo scoperto che era in vendita  una raccolta musicale dedicata ai sassofonisti. Ho cominciato ad ascoltare tutto provando grandissime emozioni e brividi come se volassi, quasi spaventandomi per la forza di quell’ impatto musicale  e feeling inaspettato.  Ero distratto dal Jazz anche durante le mansioni del giorni nel ristorante di famiglia. Da li poi ci sono stati i percorsi in conservatorio e il grande appoggio dei miei genitori che non hanno ostacolato le mie passioni. Poi ci sono stati gli approfondimenti dei grandi artisti del genere come Chalie Parker, Dexter, Gordon, gli incontri fondamentali con altri musicisti e l’ esperienze parigine che hanno segnato la svolta. 

2 - A proposito di Parigi e il suo ruolo chiave nella tua carriera, cosa ha saputo darti e che cosa possiede di unico rispetto ad altre capitali? 

Stefano di Battista: Mi ha dato la chance di conoscere una parte di me stesso, possibilità che se colta viene data a tutti coloro che là cercano qualcosa di nuovo. Permette di scoprire chance a addirittura lati del carattere delle persone nascosto, cose che se non si andasse là forse non si comprenderebbero mai. Ricordo che là avevo iniziato a comportarmi diversamente da prima. Il bello di Parigi è una maggiore disposizione verso gli artisti considerati al pari di altri professionisti, rispetto all’ Italia, nazione ricchissima d’ arte dove però paradossalmente se oggi ci si presenta come aspiranti musicisti, pittori o scultori non si viene presi proprio sul serio, nonostante il forte valore dell’ arte nel saper aggregare le persone, nel saper anche produrre ricchezza e abbellimento nelle città e in tutti i luoghi. Parigi è terapeutica per stimolare il nuovo, le scoperte delle proprie capacità, uno dei tanti poteri che la rendono magica e misteriosa da secoli per i viaggiatori e gli esploratori romantici.

NDR - vedete come la versatilità geografica produce beneficio per chi cerca di tracciare una strada inconsueta per la propria carriera ed esperienza :) 


3 - Quali brani tuoi e di un altro artista sceglieresti da fare ascoltare a chi si avvicina al Jazz per la prima volta ?

Stefano di Battista: Per quello che è la produzione di altri artisti sceglierei  “BLUE TRAIN” del 1958  di John Coltrane del quale ricordo un incredibile assolo, la sua musica rende viva con maestria l’ essenza del Jazz delle origini . Per la mia produzione invece sceglierei “ANASTASIA” un brano che ho dedicato ad una persona per me speciale. Una dedica in note vivace e romantica, alla quale sono molto legato. 




4 -  Qual’ è a tuo parere la cosa bella del Jazz anche a livello umano ? 

Stefano di Battista: la prima cosa fondamentale è la filosofia della condivisione che spinge i musicisti Jazz non solo a suonare assieme, ma a rendere la musica parte integrante per lo scambio di idee e sopratutto per lo stare insieme.  Il Jazz è una sorta di movimento sociale, composto da persone che cercano continuamente di affermare la loro esistenza, celebrando l’ amore per la vita con la musica e non dimenticando mai quella prima intenzione di affermare un esistenza difficile da parte dei Neri d’ America trasportati con violenza in un mondo sconosciuto che ha offerto loro moltissime battaglie e prove di resistenza con le loro radici africane spezzate ma ancora forti, per dare amore e passione al mondo.

5- C’è un esperienza da Jazzista che vorresti fare e che non hai mai fatto ? 

Stefano di Battista: Suonare con Keith Jarrett, un artista che ammiro moltissimo. 


6 - A quale film vorresti dare la tua colonna sonora ?

Stefano di Battista : Un film di Nanni Moretti, non un titolo particolare, ma non escluderei né altri registi né altri film, sarebbe bello per un film del passato ma anche perchè no uno del futuro. 

7 - Quale altra città per te ha un ruolo rappresentativo per il Jazz ? 

Stefano di Battista: New York  presenta un apertura e un mood molto malleabile verso l’ arte rispetto alla scena delle città italiane, un altro vantaggio è la forte unione e il forte scambio tra i vari artisti. Non si teme di esprimere un ammirazione forte verso un concorrente, non rappresenta mai una debolezza ma un punto di incontro vicendevole. C’è la valorizzazione delle cose positive, ovvero si cerca sempre di vedere di un artista e del suo mondo ciò che di buono è stato fatto, senza concentrarsi sui fallimenti come invece si fa qui da noi dove sembra non si veda l’ ora di una caduta di un concorrente. La concorrenza a New York è stimolata fra i musicisti e gli artisti nel giusto modo, senza colpi bassi ma con fair play e senso dell’ amicizia e ancora una volta della condivisione. 






Hello everybody, today i have 2 news : my first Jazz concert and my first live interview 2.  as previously posted here, during july, the shopping center 
Nave de Vero, one of the best i've ever visited , organizes every friday a jazz concert. On 10 july there were Stefano di Battista and its Quartet, a brilliant band to please the music lovers. Before to start, i have the chance to interview  Stefano di Battista, discovering a very modest and behaved person, at the same time communicative and energetic, available to discuss about its music and what he likes. For all my questions there have been great and deepened aswers talking about the special role of Paris in his career, cinema preferences , jazz, inspirations and so on. After the interview, the concert started with the piece "Molly Bloom" , the first song i've known by Stefano di Battista. During the concert, i've discovered that Stefano di Battista and the Quarted like to dedicate their music to special people in their lives or famous person known by everybody. They also like pay homage to other music artists.
The rythms of Stefano di Battista and the Quartet well represented the highs and lows of life , the variety of the people, the sides of every personality. Such a difficult thing seems to me playing instruments with this energy remembering all the single notes ! On the stage there  was a very nice atmosphere and there was also a continuos and funny return with the specators. All the band and all the people were always smiling! The violet and pink light colored my pics as you can see and during the concert i've also had my dinner. I 've really appreciated the special atmosphere and the mix of polished music in such a big shopping center. This is a nice way to get closer to jazz also people who doesn't know it at all. In case you are in Veneto, find more infos on : www.navedevero.it/jazz/. This week on Friday, the next concert to see is that of Michel Camilo Trio. Have fun ;) 




























END OF THE CONCERT 



PANORAMIC VIEW AFTER THE CONCERT 


SPECIAL THANKS TO SILVIA BORSARI, GIOVANNA BISCARO from www.communitygroup.it NAVE DE VERO STAFF  www.navedevero.it
STEFANO DI BATTISTA www.stefanodibattista.eu


all the pics taken with CANON EOS 1200 on BRAUNET SHOP




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