Le fredde giornate di pioggia, ci richiedono ancora una volta uno step back nell'armadio alla ricerca di strati pesanti. Dove manca la fantasia o la voglia di sperimentare le forme, anche il colore i materiali sarebbero già un modo piu' edificante di vivere la moda in questo inverno dubbioso sui suoi passi.
Mi sono imbattuta nelle immagini della sfilata FW 24 di Miu Miu e la commento promuovendola e bocciandola in alcuni aspetti.
IL MOOD: è sicuramente una collezione trasversale che parla a più fasce di età, inserendo cappottini, tailleurini bon ton con jeans a vita bassa. Quello che promuovo sono indubbiamente i colori e la scelta intelligente di inserire colori fluo e brillanti accanto a tinte scure tipicamente invernali e rassicuranti. Mi resta il dubbio sulle pellicce, le quali ricalcano tantissimo il mondo vintage e questo mi piace, ma non so se effettivamente sono faux for o vere. Ve lo dico chiaramente, purché sia finta, va bene anche la piu' brutta pelliccia del mondo...
PROPORZIONI: in linea generale questa collezione da' importanza alle proporzioni, alla figura femminile ed all'armonia dei volumi. Per fortuna non ho visto quelle orrende giacche extra extra size che inondano Instagram. I tailleur con giacchine e gonne lunghe e strette valorizzano ed alzano sicuramente la figura e sono un buon compromesso tra eleganza e necessità termiche durante gli eventi mondani.
LE SCARPE: se gli stivali e gli scarponi decisamente montanari e bellissimi, hanno il dono di alleggerire visivamente le gambe, non si puo' dire la stessa cosa delle ciabatte, delle mules e dei sandaletti. Oltre che proibitivi in inverno a meno che una donna si muova con autista privato tra un party e una cena, non sono scarpe propriamente democratiche perchè esteticamente appesantiscono. Inoltre le ciabatte causano fastidi ai talloni e alla schiena.
I LOOK : come vedete ho selezionato i look che preferisco, ma tra loro alcuni in parte discutibili perchè: anche se stiamo vedendo il famoso "pile" o maglione maschile con la zip sul collo, sdoganato da qualche autrice di fanpage.it o creator su Tik Tok, è e sarà sempre un indumento su cui tracciare una linea di confine nel separarlo dai vestiti che si usano per presentarsi in pubblico.
Usavamo il pile alle medie negli anni '90 o che ancora oggi io uso per lavorare in fattoria. Se nella sfilata fosse stato accostato ad una minigonna oppure arricchito da forme e lavorazioni piu' romantiche, o semplicemente piu' corto, il pile o maglione con zip sul collo sarebbe stato gradevole come lo è diventata negli anni la famosa camicia di flanella stile boscaiolo.
Ma abbinato ad una seppur bellissima gonna e ad un parka già voluminosi essi stessi, un maglionazzo informe portato sulla gonna, imbruttisce il look.
Questo mio giudizio piu' che una critica alla sfilata è un invito a porre sempre attenzioni alle proporzioni nel vestire, perchè la moda e molte sue novità sono meravigliose ma è il modo di abbinare le forme e i volumi abbinati a ciascuna persona che crea eleganza. Anche in presenza di look provocanti.
A questo proposito faccio una menzione ad Annalisa , molto dopo Sanremo, che veste secondo canoni di proporzione ottimi e che nel tempo è migliorata tantissimo fisicamente e stilisticamente.
lei non è proprio dotata di un vitino da vespa, ma ha bellissime gambe. Ha trovato il modo perfetto per vestirsi, e la sua stylist Susanna Ausoni ha fatto un lavoro egregio, infatti Annalisa esibisce spesso giacche o camicie importanti e con manica lunga, su minigonne e shorts, calze molto sexy e tacchi. In questo modo le proporzioni sono perfette e la sua figura perfettamente valorizzata. Questo suo schema può essere utilizzato con successo e intelligenza sia da ragazze alte che piu' piccine e ve lo consiglio per serate di divertimento, discoteche o cene. Anche l'abito indossato durante la finale aveva ottime proporzioni e metteva in risalto la sua figura. Ne parleremo nel prossimo post...
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