THE FASHIONAMY by Amanda Fashion blogger outfit, lifestyle, beauty, travel, events: "Il Cielo è Azzurro sopra di noi.. se vogliamo" - 25 aprile e Storia d' Italia visti da me , riflessioni e qualche idea per la ripresa economica - scuola, lavoro e aziende

Sunday, April 27, 2014

"Il Cielo è Azzurro sopra di noi.. se vogliamo" - 25 aprile e Storia d' Italia visti da me , riflessioni e qualche idea per la ripresa economica - scuola, lavoro e aziende






Due giorni fa era il 25 Aprile, che per me è stata una giornata di lavoro. Trasformo sempre quella giornata più che in un occasione di festa in un occasione di riflessione. E’ un giorno strumentalizzato , pieno di dimenticanze ed imprecisioni. Nella nostra Emilia una delle storie piu’ note menzionate per la Resistenza per fare un esempio, oltre che essere una vicenda molto triste di guerra civile e di difesa degli ideali, era anche una storia che aveva molto a che fare con l’ intolleranza per una famiglia dI contadini che si era riscattata dalle vecchie povertà modernizzandosi. La figura di Papà Cervi e  il sacrificio dei Fratelli Cervi rimane un esempio da ricordare non solo per a livello storico ma anche per la capacità di credere negli ideali del lavoro e dell’ umanità con proverbiale forza. Dedico questo video a chi poco conosce il mondo agricolo, e a chi lo disprezza, considerando ingiustamente tutti coloro che vengono da lì , persone poco colte….o senza capacità di pensiero e intraprendenza. L' ignoranza non ha colore e categoria come nemmeno l' intelligenza del resto....



Ad ogni modo, anche riferendomi all’ episodio appena menzionato , badiamo bene di non vedere solo la politica e le ideologia nei fatti  storici o sociali, ma anche invidie e interessi economici, bassezze umane di ogni tipo, giustificate con stemmi o nomi  di appartenenza. Sono sempre portata a non vedere solo la superficie ma quando ci riesco provo ad individuare la sostanza. Provateci anche voi. Tornando alle ufficialità, non ho mai tenuto molto al  25 Aprile anche per motivi principali personali oltre che di concetto: è una celebrazione con la memoria corta, la memoria corta di un paese che festeggiava la liberazione dimenticandosi in toto di quelli che erano rimasti sul campo di battaglia e di quelli che erano ancora prigionieri come mio nonno in Germania o altri paesi, era un paese che cambiava stemmi a seconda dell’ occasione, era un paese dove si metteva in fretta e furia l’abito civile nascondendo la divisa militare per convenienza, era un paese dove era fin troppo facile saltare sul carro dei vincitori anche se fino al giorno prima si faceva parte di un altra fazione. Un paese ipocrita, tutto qui, allora come oggi. Un paese che voleva far finta di essersi trasformato di colpo l’anno dopo col voto alle donne, mentre si nascondevano i documenti sulle stragi dal ’43 al ’44, quelle povere donne a cui anche dopo la guerra si faceva credere di tutto e di piu’, quelle donne che erano delle eroine anche se non scendevano in piazza nelle grandi città,  anche se vivevano in campagna, perché’ avevano avuto una forza da leone a resistere da sole col marito in guerra e i bambini a casa, ai rastrellamenti dei tedeschi, alle prepotenze e al menefreghismo delle autorità,  aiutando i vicini di casa, cercando di mettere il salvo il bestiame salvandolo dalle razzie senza pietà. Come mia nonna Maria, una persona che se trovava le scorte di zucchero le condivideva con gli altri tenendo per sé il minimo.

Ecco, c’ è mai stato in questa giornata un riferimento a quelle moltitudini silenziose senza voce in capitolo e senza appartenenza politica ? Non mi sembra ! Ma si ricordano le autorità quando vanno a fare la sfilatina in piazza che non c’ erano solo partigiani e repubblichini ma anche soldati senza appartenenza ? No. Io rispetto tutti e cerco di approfondire le storie dei singoli, 


Poi per fortuna la popolazione non era certo come adesso, ora  molti sono sempre intenti a parlare senza combinare niente ai piani alti come a quelli bassi. Specie dalle campagne dopo la guerra, le migrazioni ricominciavano dopo lo stop del regime, verso la Francia, il Regno Unito, il Belgio, le Americhe, l’Australia, per menzionare solo qualche destinazione. Adesso la migrazione è ricominciata prepotentemente, ma cari miei non crediate che sia giusto parlare solo di fughe di cervelli ( per professioni rispettabilissime come quelle mediche , d’ ingegneria , informatica , d’insegnamento) anche perchè chi va all’ estero spessissimo ci va per anche per fare lavori manuali, faticosi o per fare del volontariato e non sono necessariamente laureati col master in tasca. La nuova migrazione riguarda piu’ categorie non solo quelle delle scrivanie. Non si va all’ estero solo perchè qui c’ è un bel po’ di chiusura negli atenei, qui la chiusura c’è anche se la gente va a cercare lavoro come assistente alle vendite o operaio… e diciamolo una buona volta! No non parlo di chiusura delle serrande per fallimento, parlo proprio di chiusura mentale. Quante persone over 40 vengono messe alla porta perchè giudicate “ su d’ eta’” e perchè così si pensa che sia meglio prendere qualcuno che si accontenta di molto meno in busta paga o magari uno stagista non rimborsato ….tanto c’ è la recessione…

Poi magari a scuola tendono ad illudere gli studenti o a tacere sulla realtà … si bloccano sulla storia dell’ antica Grecia senza parlare di quella recente della Grecia o della nostra che servirebbe molto di piu’ a far capire ai ragazzi tutti i motivi che hanno portato il paese e l’ Europa nel clima attuale…magari salta fuori anche la soluzione ai guai!

Io non mi sono mai limitata alla scuola, ma ho sempre dato piu’ importanza per la storia perlomeno del ‘900 alle storie famigliari e singole, per questo non mi piace quel clima fatto di paroloni e retorica del 25 Aprile. Non siamo mai stati del tutto liberi se non c’è mai stata del tutto una consapevolezza aperta ai fatti. Con tutto il rispetto a tutti quelli che si sono sacrificati.

La consapevolezza vale per la mente quanto la salute vale per il corpo, quando ci sono c’è la base ideale per vivere e valorizzare le cose, per modificarle per rendere il mondo se non tutto ma almeno il proprio migliore.

La consapevolezza sia per i fatti del passato che quelli del presente, ci può’ guidare ad essere protagonisti della nostra vita e del nostro tempo, ma soprattutto deve essere per noi una spinta, che ci stimola all’ entusiasmo per quello che c’ è ancora di bello in Italia e per eliminare le sciocchezze che ci bloccano.

Ora come ora bisogna che ci rendiamo conto che in questi ultimi anni siamo stati sempre molto spaventati dalle parole attorcigliate di politicanti, serviti da tutti i tg,  tanti di noi si sono fatti trascinare da questo clima, facendosi condizionare, diventando meno attivi e sempre piu’ tristi. C’è poi chi ha usato questo clima per il proprio interesse, fingendo fallimenti aziendali dove non c’erano, praticando mobbing al lavoratore, prendendosi il ruolo del moralizzatore contro i giovani e contro gli italiani definiti “consumoni e choosy”. No, solo persone normali che praticavano il sacrosanto diritto di regalarsi delle vacanze, delle cene o dei beni di consumo nel tempo libero. Mentre i moralizzatori si regalavano e si regalano benefit inimmaginabili. Adesso parlano di lavoro,  così perché fa subito “democrazia”.

Premettendo che a me non piace la difesa a prescindere del diritto al lavoro, perchè ci sono un sacco di persone che fingono di timbrare e poi non fanno una benedetta cippa ne in ufficio ne’ in fabbrica, ci sono appunto anche i lavoratori che considerano la giornata di lavoro solo uno spazio di ore da non riempire attivamente perchè pensano come dei dipendenti mentre dovrebbero a loro volta pensare a se stessi come parte dell’ azienda. Però non mi piace nemmeno generalizzare tutto, ci sono le persone che amano davvero il lavoro, quelli che sono operativi e si sovraccaricano di ore e responsabilità, quelli che pur di lavorare sopportano mille sacrifici, ingiustizie anche aberranti, non è giusto che questi vengano messi in difficoltà. Nella mia visione ideale un paese è serio quando è capace ma soprattutto ha voglia di controllare sia l’ etica del lavoratore che quella del datore di lavoro. Alla base di tutto ci deve essere un trattamento umano e la consapevolezza che le due categorie non possono esistere senza il loro opposto.

Certo una famiglia di emigranti come la mia ha visto di tutto del lavoro, dagli scavi per costruire le strade e il disboscamento per delineare i campi, fino a me che oggi sperimento il lavoro digitale o altri che lavorano come impiegati. Muratori, Mezzadri, Cuochi, Camerieri, Domestiche, Agricoltori, Ristoratori, Baristi, Negozianti, Direttori,  Baby Sitter, Scaldini, Musicanti a Stoccolma, ( non a Brema)  venditori ambulanti …ogni mestiere con le sue dinamiche, i drammi , le gioie ,i contratti prova di 1 minuto nella Londra anni ’50,  il lavoro nelle campagne francesi, le domestiche bambine come mia nonna spedite in Lombardia. Pochi libri, molto lavoro, molte persone, migliaia di persone, esperienze. 

Anni fa durante un corso, mi dissero : “ ma a sentirti te hai sperimentato tutti i tipi di lavoro, sai tutto te” .. “si “
dissi di si, ( non so tutto io , anzi… ) in effetti quando si comincia a lavorare dopo 3 gg dal diploma direi che qualcosa lo si vede e lo si possa giudicare.

E allora molto modestamente mi sento di dare qualche consiglio all’ Italia che si vuole riprendere dalla recessione e che voglia lavorare, produrre, rivivere. Qui qualche minima idea per rendere il paese piu’ funzionante e stimolante nella scuola, nel lavoro e nella quotidianità . Sicuramente ho qualche competenza in piu’ dei parlamentari che scambiano Romagna per Romania e che pensano che lo Spread sia un cocktail.

LA POLITICA E LE RIFORME:  poche cose, ormai sono casi senza speranza….

  • Datevi una mossa, rilasciate meno interviste, andate meno in TV e invece che guardare le partite durante i discorsi in parlamento magari potreste concentrarvi sulle proposte di legge o studiare un po’ d’ inglese e storia  per non fare figure di merda quando andate a fare i fighi durante le colazioni di lavoro a Strasburgo….o quando le Iene vi intervistano. 


LO STUDIO E LA SCUOLA: GLI INSEGNANTI : Anche se esiste un ministero, non siate passivi…ci sono insegnanti bravissimi ma anche pessimi, ci sono presidi attenti come quelli distratti, ad ogni modo potete fare la differenza, basta che la facciate nel bene

  • Gli edifici devono essere sicuri e controllati, a tutti i livelli per cui si diano una mossa gli organi competenti e se siete presidi muovetevi , protestate, fate in modo come meglio potete che le strutture che abbiano danni siano riparate, perché’ non è accettabile che ci siano ancora oggi scuole così disastrate o non sicure ( e ce ne sono tante ) .
  • La scuola va riformata del tutto, i programmi rivisti e arricchiti, i libri devono avere dei costi minimi o si deve studiare un sistema che permetta alle famiglie piu’ povere di acquisire libri usati.
  • I libri se fatti comprare devono essere usati anche se implementati dai documenti propri a cui si rifanno i professori. 
  • Il programma deve coprire tutti gli argomenti, non è accettabile rimanere su un tema per 2 o 3 mesi…
  • L’inglese è fondamentale come anche una secondo lingua, per cui va insegnato oltre che con i libri e gli esercizi anche con i film, i discorsi e attività che siano divertenti. Bisogna far capire ai ragazzi che le lingue straniere sono una risorsa fenomenale per tutti.
  • Quando ci siano nelle classi studenti  stranieri , bisogna dedicare almeno un ora alla settimana all’ integrazione culturale , stimolando gli studenti a raccontare le tradizioni ( se le conoscono già) ai ragazzi e bambini italiani. Anche la religione può’ essere affrontata come tema di scambio, insegnando sempre il rispetto reciproco.
  • Va reintrodotto il grembiule nelle scuole elementari : in un epoca in cui è cresciuta la povertà, non è bello che magari ci siano bambini che si sentano inferiori perchè le loro mamme non possono abbigliarli come gli altri piu’ benestanti. Il grembiule cancella le differenze sociali in un certo senso e stimola la percezione di uguaglianza e di squadra. Ve la immaginate una squadra di calcio dove tutti sono vestiti diversi ?
  • Se lo stato o la scuola non provvedono ai materiali, organizzate collette, datevi una mano a vicenda, ma mantenete quel barlume di dignità prima che lo stato ci metta secoli a provvedere.
  • Avete una grossa responsabilità , per cui cercate di concentrare nelle ore che avete a disposizione ance del tempo per educare alla moralità, controllate che non ci siano episodi di bullismo, magari nelle classi elementari di tanto in tanto raccontate una vecchia fiaba ( sono fatte per educare oltre che per intrattenere) organizzate piccoli concorsi a premio, fate capire ai ragazzi fin da subito che per ottenere i risultati bisogna impegnarsi. Educate all’ uso di Internet ovviamente usando un linguaggio appropriato. Confrontatevi con i genitori.
  • Insegnate come si compone un curriculum , specie negli ultimi anni delle superiori , insegnate come si fa un colloquio , come ci si presenta , date un infarinatura sulle nuove professioni digitali, su quelle tradizionali, sulla legislazione, sui mestieri da freelancer. Invitate in classe persone di tutte le eta’ che hanno realizzato un sogno lavorativo, fate raccontare esperienze positive che stimolino alla competività.


PER I GENITORI : 
  • Siate presenti, aiutate i figli a studiare, premiateli quando si impegnano e fate capire che le cose, i piccoli premi bisogna meritarseli, cercate di fare ragionare i ragazzi per obiettivi ed impegni, insegnate loro il rispetto delle diverse categorie, chiedete come procede il programma scolastico e se non procede chiedete spiegazioni ai professori. 
  • Informatevi su eventuali episodi di bullismo e segnalateli se ne siete a conoscenza. 
  • Siate cauti con internet , ponete limiti di navigazione, date un limite all’ uso del PC specie ai bambini piu’ piccoli, date anche un limite nell’ uso dei video giochi, date spazio quando potete ai giochi tradizionali magari a quelli che facevate voi e stimolate alla creatività i ragazzi.
  • Quando i ragazzi crescono proponete loro vacanze studio e durante le vacanze di famiglia cercate se avete conoscenza in merito, di insegnare la lingua del posto.
  • Cercate di essere un esempio perché fondamentalmente i figli apprendono il modo di essere e agire per emulazione.


PER GLI STUDENTI: alle superiori o in procinto di iscriversi all’ Università.

  • Impegnatevi, studiate e cercate già di immaginare gli obiettivi futuri, datevi un piccolo obiettivo per ogni settimana o mese. Non crediate che sia da sfigati essere definiti “secchioni”, se un tema o una materia non vi sembra approfondita bene chiedete spiegazioni. Datevi da fare e cercate di essere competitivi anche se le persone ambiziose vengono spesso per invidia definite arriviste o arroganti.

  • Se avete possibilità cercate un lavoretto da fare, anche qualcosa che non c’ entri nulla con l’indirizzo di studio ma che di cerotti insegnerà le basi del lavoro, nonché della socialità e del saper vivere.

  • Per chi studia moda, se potete chiedete di dare una mano a qualcuno che già svolge il mestiere, fate pratica, non limitatevi mai ai libri e alle teorie.
  • Impegnatevi molto nello studio dell’ inglese, anche guardando i film , leggendo libri o riviste sui vostri temi preferiti. L’ inglese è una risorsa preziosa per il lavoro e per la vita sociale sia che andiate all’ estero per le vacanze che per il lavoro. Avete mai fatto caso che le persone di paesi anche poverissimi e in guerra cercano comunque di sapere le lingue straniere e ai giornalisti che li intervistano sanno sempre rispondere in un buon inglese ? Ecco pensate a loro che non hanno nulla ma fanno piu’ bella figura di noi italiani che siamo sempre ultimi nell’ esecrazione della lingua universale.
  • Usate la tecnologia non solo per divertimento, ma imparate che può’ essere anche uno strumento ideale di lavoro.
  • Siate pragmatici e realisti ma contemporaneamente sognatori.
  • Interessatevi da subito a come si crea un CV , alle norme legislative per il lavoro, a come si svolge  il lavoro da dipendente e freelance, a come si organizza un colloquio.
  • Informatevi sui bandi di concorso , sulle borse di studio all’ estero, sui progetti Erasmus e sugli scambi culturali per arricchire le vostre esperienze. 
  • Chiedete a persone che già lavorano a proposito delle loro esperienze.
  • Non considerate l’ università una garanzia per trovare lavoro ma un fattore come tanti che va alimentato da mille altri elementi e non cedete a piu’ di 1 o 2 stage , cercate almeno di ottenere dei rimborsi per gli stage e di sfruttarli attivamente come esperienze utili. 
  • Se qualcuno vi dice “non potrai mai fare quel lavoro perchè è fatto per raccomandati , lasciate correre e non mollate l’obiettivo, spesso chi manca di coraggio per le proprie cose cerca di trasmettere pessimismo agli altri e tante volte il pessimismo è una delle tante scuse per non fare. E poi andiamoci piano, un consiglio, un avvertimento educato ci sta,  ma le iniezioni di tristezza lasciamole da parte.
  •  
  • Il lavoro dei sogni può’ arrivare o ce lo si può costruire da sé, magari imparando anche tramite mestieri non propri ideali oppure faticosi e poi anche il lavoro dei sogni ha sempre i suoi pro e suoi contro anche per la persona piu’ famosa della terra, questo tenetelo sempre presente. 


PER CHI LAVORA  :: A volte è come essere a scuola e la scuola può' essere piacevole 

  • Per certi aspetti molti consigli per gli studenti sono validi anche per i lavoratori: si lavora al meglio per obiettivi, quando c’è voglia di fare e di dare. Poi si impara anche dopo la scuola, quindi cercate quando potete di fare dei corsi o di aggiornarvi nel tempo libero. Preparate sempre un piano B, un alternativa possibile se l’ impiego non fa piu’ per voi o se viene meno.
  • Il lavoro a volte bussa alla porta ma spesso bisogna cercaselo con fatica, quindi non siate mai pigri.
  • Siate curiosi, parlate e ascoltate leggete e informatevi, illuminatevi.
  • Siate pragmatici e realisti ma contemporaneamente sognatori.
  • Quando sul posto di lavoro ci sono dei fattori non positivi , fatevi coraggio e se potete lasciatelo, spesso sembra insensato farlo, ma poi altrettanto spesso si scopre che quando si chiude una porta si apre un portone anche se magari dalla porta al portone c’è un ponte barcollante da attraversare. Di certo chi non rischia non rosica e soprattutto nella vecchiaia pensando al passato ci possono essere rimpianti per chi ha scelto troppe volte la strada della comodità o della mediocrità, nella vita e nella professione. Una delle fiabe piu’ belle di Lev Tolstoj parla proprio di questo: 2 fratelli, uno che sceglie la strada comoda,  un altro attraversa il mondo alla ricerca di se’ stesso,  assapora vittorie e sopporta sconfitte, ma alla fine chiedendo al fratello della sua vita si rende conto che non aveva nulla da raccontare. 
  • Se nel vostro ambiente prevale la pigrizia, l’ attendismo, voi siate differenti, fatelo soprattutto per voi stessi, per la vostra dignità umana.
  • Come per qualsiasi attività contano gli obiettivi, e la stragrande parte dell’ umanità manca proprio di pazienza e perseveranza,  per questo molti sogni rimangono chiusi nel cassetto ( a chiave)  al di là dei patrimoni e della geografia, anche molti benestanti o paperoni a volte hanno completato solo una piccola parte dei loro desideri per paure, per blocchi mentali o per troppi vizi ricevuti. Un proverbio dice “Troppo sole secca le piante”….
  • Oltre al lavoro che svolgete , portate avanti piccoli hobby o attività che potrebbero essere un giorno il piano B di cui parlavo al primo punto.

PER CHI DA LAVORO , PER LE AZIENDE :

  • Il lavoro non puo' mai essere del tutto gratis, puo' partire in diversi step, a seconda del contesto ma bisogna sempre cercare di immedesimarsi nell' altro, riconoscere il valore del contributo lavorativo e non fingere di non riconoscerlo o sottovalutarlo per non pagarlo. Poi è ovvio ogni caso è a sé, ogni aziende e avventura è a se, si sperimenta,  o si trova un compromesso ma chi fa un lavoro come freelance sa bene di cosa parlo. 
  • Pensate oltre che alle risorse da investire anche a quelle che non sempre hanno a che vedere con i soldi, come la puntualità e la capacità di organizzare. Un azienda organizzata bene non spreca soldi, sa controllare tutto e sa individuare problemi e soluzioni.
  • Sappiate premiare i dipendenti meritevoli, e sappiate punire chi commette errori ma sempre nell’ ottica di dare una lezione di vita. Ma non maltrattate nessuno, non ghettizzate quelli che considerate diversi per provenienza, handicap o orientamento politico o sessuale. Non fate i kapò, ma siate solidi e al tempo stesso umani.
  • Non delegate sempre tutto ma siate presenti in qualche modo anche nei comparti piu’ lontani a voi ma facenti parte dell’ azienda. 
  • Non dimenticatevi di coloro che lavorano dietro le quinte, senza prendervi tutto il merito per i successi, come dicevo prima sappiate premiare i dipendenti ed i collaboratori.
  • Non sottovalutate le capacità delle persone ma sappiatele cogliere che siano buone o cattive.
  • Perseguite un minimo di etica nel rispetto di chi lavora per voi e di chi è vostro utente o consumatore finale. 
  • Ascoltate anche i consigli dei collaboratori e dipendenti, considerateli, magari potrebbero risultare vincenti. 
  • Scegliete forme pubblicitarie sensate, senza retorica e senza forzature di maniera.
  • Se il mondo per molti aspetti cambia , va seguito , certi concetti abbandonati, certe politiche rivoluzionate.
  • Siate curiosi, parlate e ascoltate, leggete e informatevi, illuminatevi.
  • Organizzate momenti di apprendimento e formazione, anche di gratificazione e non dimenticate di accertarvi che siano stati percepiti , del resto a volte è inutile buttare le perle nel fango come è stupido non mettere le perle nella scatola giusta…. se vogliamo parlare in metafore…
  • Non siate ottusi , non è tutto oro quel che luccica e ho detto tutto….


Ci sarebbero altre centinaia di cose che vorrei suggerire, ma oggi sono stata fin troppo prolissa e per il resto sono fin troppo riservata per esternare ogni secondo tutto quello che mi gira in testa :) e poi ci sono molte altre persone in grado di dare consigli migliori dei miei ;) 

buona primavera ! Amy 







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